mercoledì 17 agosto 2011

Il mio quarto bagno pugliese


Day Off Festival - 16/08/2011



Avrei voluto stupirvi con effetti speciali postando queste immagini in diretta con l'app Blogger per Android, ma purtroppo la masseria Torcito, sede del festival, era fuori copertura radio. Ed anche fuori dal mondo, aggiungerei : dal parcheggio ci vuole quasi un chilometro a piedi per arrivare all'ingresso, davanti al quale sostare per più di un'ora poichè, nonostante gli organizzatori avessero indicato come orario d'apertura le 21.30 più volte, i cancelli si aprono solo alle 22.40. Che dire poi della scortesia degli addetti alla sicurezza? Rozzi e maleducati, sempre a farti capire che il tuo ingresso o meno dipende solo da loro. E pure al botteghino, dove ti chiedono i documenti se gli mostri la prenotazione Bookingshow, in palese abuso. Ma parliamo della musica, che è meglio. Alle 23.30 inizia il set dei 2D Noize, due talentuosi dj salentini, che propongono un set molto coinvolgente e molto techno per circa un'ora. Poi è la volta della leggendo hip hop Grandmaster Flash, che propone una selezione alquanto eclettica : spazia dai successi più pop all'house fino ad approdare ai suoni a lui più congeniali, il classic hip hop appunto (non manca la sua "The Message"). Molti storcono il naso, malvedendo tanta confusione musicale e tanta varietà, ma un dj questo deve fare, far ballare, e lui ci riesce egregiamente. Chiusura con l'acidissimo e potentissimo set dei Crookers, due ragazzi pieni di talento e di energia. Spero che in Italia presto si accorgano di loro, chè all'estero già l'hanno fatto da tempo.

La Rusticana



Partire, si sa, è un pò morire. Così, per sopravvivere un giorno in più, decido di dedicarmi alle incombenze pre-partenza (cartoline e regalini) due giorni prima della partenza. In un agosto parecchio caldo ma non soffocante come quello campano mi dirigo quindi nel centro di Lecce, e dopo aver parcheggiato nella fida via Manifattura Tabacchi mi avvio a comprare le fatidiche cartoline. Trovarle è abbastanza facile, sceglierle un pò meno, trovare i francobolli impossibile : mi ci vogliono 4 visite ad altrettanti tabaccai per trovarli. Dopo un pò di shopping è il momento di compilarle, e tralaltro, essendo ora di pranzo, è anche il momento di mangiare. Così trovo questo bar/trattoria in centro che offre un buon menù turistico e mi ci fiondo. Ordino, come vedete dalle foto, orecchiette alle cime di rapa, costatella (che qui chiamano braciola) e melone, il tutto per 16 euro e 50, compreso vino e coperto (mi hanno anche servito del pane al pomodoro con olive nere!). Voto di 4/5, la roba era buona se si va di fretta e non si storce troppo il naso. Ottimo posto per scrivere le cartoline.

La Corona del Re



Recensione, un pò in ritardo, di un bellissimo ristorante visitato la sera di Ferragosto. Siamo ad Oria (con l'accento sulla o), un delizioso paesino che conserva uno stupendo centro storico, in provincia di Brindisi. Ci arrivo assieme ad un mio collega-amico che abita da queste parti che me ne aveva parlato parecchio bene, ed aveva ragione! A partire dagli interni del ristorante, tutti in pietra antica a vista, passando poi per l'hotellerie, si respira davvero un'atmosfera d'alta classe. Ci accomodiamo ed ordiniamo il carrello di antipasti misti mare e monti, che non finiscono davvero mai : cozze gratinate, mozzarella e prosciutto con dadini di melone, tortino di ricotta al forno con cipollotti in agro, insalata di mare, salmone marinato, carpaccio di bresaola etc etc. Continuamo poi con un primo delizioso, degli strozzapreti all'astice serviti in crosta di pasta di pizza, davvero squisiti. Pasteggiamo con un buon chardonnay salentino e chiudiamo con una panna cotta ai frutti di bosco. Conto di 70 euro, strameritato. Voto di 5/5, anche per la straordinaria bellezza del paese che comunque non dipende dal ristorante.

lunedì 15 agosto 2011

Oria


Anch'io ad Avetrana


Il mio terzo bagno pugliese


La Conchiglia



Questo post in realtà doveva essere scritto ieri pomeriggio, in quanto riguarda il pranzo di ieri. Ma tanto nessuno mi mette fretta, così lo scrivo adesso. Dopo essermi immerso nell'abbacinante luce di Santa Maria di Leuca e dopo aver fatto due passi sul lungomare che pareva un suk, mi viene un certo languorino e mi metto alla ricerca di un ristorantino che sia quanto meno decente. Opto per questa "Conchiglia" che ha anche i tavoli all'aperto, ed un menù "ferragosto" anche se non è ancora ferragosto. Prima di tutto mi scolo mezza bottiglia d'acqua che stavo per morire disidratato, poi una pisciatina ed una lavata di mani e mi fiondo sul tris di antipasti che vedete sopra, e cioè pesce spada marinato, polpo in pignata però con patate, e la celeberrima insalata di mare. Tutti molto buoni. Per primo dovrei prendere dei "maccaruneddi", che io ignorantemente credevo fossero maccheroni, mentre qui sono fusilli, ai frutti di mare, che in realtà sono solo qualche cozza, polipetti ed un gamberone. Però sono buoni. Per secondo un altro tris (dev'essere il numero fortunato del locale), e cioè pesce spada alla griglia, spigola e gamberoni, certo la cottura poteva essere un pò più approfondita ma meglio di niente. Chiudo con un limoncello che qui, ahimè, servono caldo e con il ghiaccio! Che schifezza! Cazzeo un pòil cameriere dicendo che queste cose ad un uomo della costiera amalfitana come me non vanno fatte, e lui si scusa puerilmente dicendo che non riescono a tenerlo ghiacciato perchè ne consumano tanto. Si come no, ed i bambini li porta la cicogna. 37 euro di conto compresi vino della casa e coperto, voto 4/5.

domenica 14 agosto 2011

Subsonica live

Con le camicie rosse e le cravatte nere in omaggio ai Kraftwerk


Parco Gondar


Subsonica

Stasera @ Parco Gondar - Gallipoli



Finibus terrae

Questo scoglio divide l' Adriatico dallo Jonio.


Santa Maria di Leuca/basilica

Secondo la leggenda, qui sbarco' San Pietro per iniziare l' evangelizzazione del nostro paese.


Santa Maria di Leuca/porto


On the road to smdl


sabato 13 agosto 2011

Galatone in pentola





Appena tornato in albergo mi dedico a voi cari lettori per una breve recensione di questa sagra. Siamo a Galatone (che si pronuncia Galatone) dove c'è la sagra "Galatone in pentola". Appena arrivato mi accorgo che c'è un pò di fila, ma non c'è sagra che si rispetti senza fila (a parte qualche lodevole eccezione). Nulla di straordinario comunque, dopo nemmeno 10 minuti di fila ho già nel taschino della camicia i biglietti per il primo, secondo, vino e dolce. Il primo, come vedete nella foto, era un piatto di pasta fatta in casa (fusilli ed orecchiette) al sugo con tanta buona ricotta salata sopra. Il secondo, in idioma locale, si chiamava "sarsiccia cu lli pipirussi allu furnu", ed in pratica si trattava di salsiccia con peperoni cotti entrambi al forno. Da bere ho preso un mezzo litro di vino rosso salentino pesantissimo, che non ho finito ed ho riposto nel frigobar. Per dolce pasticciotto & fruttone, il primo al cioccolato ed il secondo alla crema (non ho capito dov'era la frutta, francamente). Tutto questo per 12.50 euro, per digerire ho preso uno jagermeister al bar (non perchè mi piacesse, ma era l'unico amaro freddo che 'era). Nota dolente della sagra, che potete vedere anche in foto : per sedersi bisognava pagare un euro. Ed allora ho mangiato in piedi, che così il cibo scende anche prima.

Galatone/2 la pizzica


Galatone


Il mio secondo bagno pugliese


Shopping time


giovedì 11 agosto 2011

Blubay 3


Blubay 2


Blubay


Martin Solveig

Magico Salento! Nella stessa sera addirittura si poteva scegliere fra due top dj francesi, Bob Sinclair al Parco Gondar di Gallipoli e Martin Solveig al Blubay di Castro. Cos'ho scelto io? Si vede dall'immagine no? D'altronde ho sempre ammirato l'autoironia che il buon Martin ha profuso nei suoi clip, a differenza della spocchia e dalla posa da sex symbol del suo collega. E poi il mio preparatore di daiquiri di fiducia sostiene che Martini produca le canzoni a Bob, quindi...

Osteria del pesce da Mario




Dopo lo spirito viene il momento di rinfrancare anche il corpo. Subito dopo essere uscito dalla bella mostra di Dalì nel castello aragonese di Otranto mi metto in cerca di un bel ristorantino dove mettere qualcosa sotto i denti. In una traversa del bel lungomare della cittadina salentina trovo questo ristorante abbastanza carino, molto frequentato ovviamente da turisti & co. Mi accomodo ed ordino il menù turistico di 4 portate (che vedete nelle foto sopra). Il servizio è parecchio veloce, e così dopo pochi minuti è già il momento di una buona insalata di mare, con gamberetti, polipetti, sedano, indivia e carote, buona e fresca. Il primo è un piatto di fusilli eufemisticamente definiti ai frutti di mare, ma che sono conditi solamente da tre cozze, qualche polipo e troppo prezzemolo. La frittura forse è anche peggio, ci sono solo calamari e gamberi palesemente congelati. Chiusura col sorbetto di limone, conto di 27.50 compreso vino ed acqua. devo smetterla di farmi fregare in questi posticini spenna-turisti, qui anche se la qualità era leggermente superiore al locale di ieri sera la votazione non va oltre i 3/5.

Otranto

Castello aragonese.


mercoledì 10 agosto 2011

Trattoria San Carlino





Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Anche se ho definitavemente concluso la magistrale esperienza di Ingiropermangiare, trovandomi a cena in quel di Lecce mi si è riaccesa l'antica fiamma del recensore dilettante. E quindi vi propongo, senza le formalità di cui era pregno il blog di cui sopra, questa trattoria a due passi dallo splendido duomo di Lecce. Ci arrivo per caso, dopo essere stato rimbalzato da un'osteria già troppo piena, e così alle 21 quasi in punto mi accomodo in un tavolo esterno, anche se stasera soffia il maestrale e c'è fresco. C'è il menù turistico sia a 15 che a 20 euro, cambia davvero poco. Io prendo un piatto che si chiama ciceri e tria come primo, in pratica una specie di lagane e ceci, ma con alcuni pezzetti di pasta fritta. Senza infamia e senza
lode, troppo salata e con troppo olio. Il secondo se possibile è ancora peggio, un polpo in umido
che in realtà si rivela essere dei pezzetti di polpo assieme a 3/4 moscardini affogati in un mare di sugo salatissimo. Si salva solo il vino, un buon primitivo. Conto di 20 euro, compresi acqua e coperto. Se volete il voto, decisamente 2/5, sia per le pessime pietanze, sia per il servizio (1 ora e 1/4 per il primo), sia per la scortesia delle maestranze spacciata per simpatia. Le foto ve le metto lo stesso, che tanto le ho scattate. Ah, e l'indirizzo, il numero di telefono e le indicazioni ve le cercate per fatti vostri.